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Tellus Tales

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Cappuccetto Rosso

C’era una volta una dolce ragazzina amata da tutti. Sua nonna l’amava più di tutti e una volta le regalò un mantello rosso che alla ragazza piaceva così tanto che non indossò più nient’altro. Quindi fù chiamata Cappuccetto Rosso.

Un giorno, mentre suo padre era fuori a tagliare la legna, la madre di Cappuccetto Rosso le disse “Tua nonna sta male. Va ‘a portarle questo cestino. Ho messo delle uova, del succo e della torta”.

E così, Cappuccetto Rosso partì per la casetta della nonna situata nel bosco. Era una mattina luminosa e soleggiata. Lungo la strada, Cappuccetto Rosso era così felice che voleva ballare. Intorno a lei crescevano graziosi fiori selvatici che amava così tanto che si fermò a raccoglierne un mazzo per sua nonna.

Quando Cappuccetto Rosso si chinò per raccogliere un fiore, una voce roca dietro di lei disse: “Buongiorno, Cappuccetto Rosso”. Allora girandosi, vide un grande lupo, ma non sapeva che bestia malvagia fosse il lupo, quindi non ebbe paura.
“Buongiorno, Signor Lupo“, rispose felicemente.

“Cosa hai in quel cesto, Cappuccetto Rosso?”
“Uova, succo di frutta e torta.”

“Dove vai di bello, Cappuccetto Rosso?”
“Da mia nonna. È un pò malata.”

“Dove vive tua nonna, Cappuccetto Rosso?”
“Una buona mezz’ora più avanti nel bosco. Tre grandi meli si trovano davanti la sua casa. Sicuramente avrai capito!”

“Certamente!”, rispose il lupo, e si avviò mentre Cappuccetto Rosso continuava la sua raccolta di fiori selvatici.

Alla fine il lupo trovò il cottage con i tre grandi meli e bussò alla porta.

Svegliata dal sonno, la nonna chiese “Chi è?”.
“Cappuccetto Rosso” disse il lupo malvagio.
“Premi il chiavistello, apri la porta ed entra”, disse la nonna.

Il lupo premette il chiavistello, aprì la porta ed entrò. Le corse incontro, ma lei saltò giù dal letto ed entrò nell’armadio. Il lupo allora indossò il berretto della nonna e si infilò sotto le lenzuola.

Dopo un po’, Cappuccetto Rosso entrò dalla porta aperta, gridando “Buongiorno, nonna, ti ho portato uova, succo di frutta,torta e dei bei fiori.”

Mentre si avvicinava al letto, disse:
“Oh! Nonna, che orecchie grandi che hai!”
“Per ascoltarti meglio, bambina mio.”

“Ma, nonna, che occhi grandi hai!”
“ Per vederti meglio, mia cara.”

“Ma, nonna, che mani grandi hai!”
“Per abbracciarti meglio, nipotina mia!”

“Ma, nonna, che denti grandi hai!”
“Per mangiarti meglio!” disse mentre balzò su Cappuccetto Rosso.

Proprio in quel momento il padre di Cappuccetto Rosso stava passando davanti al cottage e la sentì urlare. Si precipitò dentro e con la sua ascia tagliò la testa del signor Lupo.

Tutti rimasero felici che Cappuccetto Rosso fosse sfuggita al lupo. Quindi il padre di Cappuccetto Rosso la portò a casa e vissero felici e contenti.


Tradotto in italiano da William Sinatra.

(Una fiaba Europea del X secolo)