home

Tellus Tales

•
Toggle Bilingual Mode Button
•

The One-Inch Boy

Pollicino

There was once an old couple that prayed and prayed for a child. Finally, their wish was granted. However, the child was born only one inch tall, and never grew any taller. So his mother and father lovingly named him “Issun-Bōshi”, the One-Inch Boy.

C’era una volta una vecchia coppia che pregava per avere un bambino. Alla fine, il loro desiderio fu esaudito. Tuttavia, il bambino nacque alto solo un pollice e non è mai cresciuto più di tanto. Così sua madre e suo padre lo chiamarono amorevolmente “Issun-Bōshi”, il ragazzo da un pollice.

Growing up, the boy dreamed of becoming a great warrior.

Crescendo, il ragazzo sognava di diventare un grande guerriero.

Each time the children in the sea-side village saw Issun-Bōshi, they would ask:

Ogni volta che i bambini del villaggio in riva al mare vedevano Issun-Bōshi, chiedevano:

“Tiny boy. Tiny boy. What can you do?”

“Piccolo ragazzo. Cosa sai fare?”

“I can fight!” would be Issun-Bōshi’s reply – to which the children would simply laugh.

“So combattere!” era la risposta di Issun-Bōshi - alla quale i bambini ridevano.

Issun-Bōshi, however, was never discouraged, and trained each and every day.

Issun-Bōshi, tuttavia, non si è mai scoraggiato e si allenava ogni giorno.

One day a girl from the village was kidnapped by an ogre and taken to the ogre’s island home. The village-folk feared the ogre and dared not go after the girl. Issun-Bōshi, however, asked his mother for a bowl, a chopstick, and a needle. Using the bowl as a boat, and the chopstick as a paddle, he made his way to the Island. In a dark cave, Issun-Bōshi found the girl in a cage, guarded by the giant red ogre. The boy approached the ogre and said “Ogre! I challenge you to a fight! If I win, you must open this cage!”.

Un giorno una ragazza del villaggio fu rapita da un orco e portata nella sua casa sull’isola. La gente del villaggio temeva l’orco e non osava inseguire la ragazza. Pollicino, tuttavia, chiese a sua madre una ciotola, una bacchetta e un ago. Usando la ciotola come una barca e la bacchetta come una pagaia, si diresse verso l’isola. In una grotta buia, Pollicino trovò la ragazza in una gabbia, sorvegliata dal gigantesco orco rosso. Il ragazzo si avvicinò all’orco e disse: “Orco! Ti sfido a combattere! Se vinco, dovrai aprire questa gabbia! ”.

But the ogre simply laughed and said “Tiny boy. Tiny boy. What can you do?”

Ma l’orco si limitò a ridere e disse: “Piccolo ragazzo. Che puoi fare?”

The ogre then picked up the boy and swallowed him whole. The boy, however, was not discouraged.

Poi prese il bambino e lo inghiottì intero. Il ragazzo, tuttavia, non si scoraggiò.

From inside the ogre’s stomach, he used the needle his mother had given him as a sword and slashed at the ogre. This caused the ogre so much pain that he coughed out the boy. Angry, the ogre tried to squash the boy with his hand, but at the last moment, Issun-Bōshi raised his sword and the ogre stabbed himself instead. Whilst the ogre fell back in pain, the one-inch boy ran up the ogre’s red hand. He ran past the ogre’s elbow, past the shoulder, past the sharp tusks, and onto the ogre’s nose. In one fell swoop slashed both the ogre’s giant red eyes, blinding the ogre. The ogre, now fearing the boy, clumsily ran out of the cave.

All’interno dello stomaco dell’orco, usò l’ago che sua madre gli aveva dato come una spada e ferì l’orco. Ciò ha causato così tanto dolore all’orco che sputò il ragazzo. Arrabbiato, l’orco cercò di schiacciare il ragazzo con la mano, ma all’ultimo momento Issun-Bōshi alzò la spada e l’orco si ferì ulteriormente. Mentre l’orco soffriva per il dolore, Issun-Bōshi corse su per la mano dell’orco. Corse oltre il gomito dell’orco, oltre la spalla, oltre le zanne aguzze e sul naso dell’orco. In un colpo solo tagliò entrambi gli occhi rossi dell’orco, accecandolo. L’orco, temendo ora il ragazzo, corse fuori dalla caverna.

Victorious, Issun-Bōshi then approached the girl’s cage, but try as he might, he could not open it.

Vittorioso, Issun-Bōshi si avvicinò alla gabbia della ragazza, ma per quanto provò, non riuscì ad aprirla.

“Oh!” said the girl, pointing at a colorful mallet the ogre had clumsily dropped. “Try that!”

“Oh!” disse la ragazza, indicando un mazzuolo colorato che l’orco aveva stupidamente lasciato cadere. “Prova questo!”

“What is that?” asked the boy.

“Che cos’è?” chiese il ragazzo.

“It’s a magical mallet that can grant wishes.”

“È un maglio magico che può esaudire i desideri.”

“How do I use it?”

“Come lo uso?”

“If you can strike it on the ground, your wish will come out!”

“Se riesci a sbatterlo a terra, il tuo desiderio verrà fuori!”

So the one-inch boy, using all his might, lifted the mallet above his head, and said “I wish I had something to open this cage”.

Così il ragazzo di un pollice, usando tutte le sue forze, ha sollevato la mazza sopra la sua testa e ha detto: “Vorrei avere qualcosa per aprire questa gabbia”.

As soon as the mallet hit the ground, Issun-Bōshi started growing in size. Soon he was one foot tall, then two, then three… eventually he grew to six feet tall.

Non appena la mazza colpì il suolo, Issun-Bōshi iniziò a crescere di dimensioni. Ben presto era alto un piede, poi due, poi tre…alla fine raggiunse i sei piedi.

Issun-Bōshi, no longer the one inch boy, opened the cage with ease. He and the girl returned to the village where he was celebrated for defeating the ogre. The magical mallet brought great fortune to the boy, and he and his family lived happily ever after.

Issun-Bōshi, non più il ragazzo da un pollice, aprì la gabbia con facilità. Lui e la ragazza tornarono al villaggio dove fu celebrato per aver sconfitto l’orco. Il maglio magico portò una grande fortuna al ragazzo e lui e la sua famiglia vissero felici e contenti.


This story is based on “Issun-Bōshi”, a Japanese Folktale from the 12th Century.


Tradotto in italiano da William Sinatra.

(questa storia è basata su “Issun-Bōshi”, una fiaba giapponese del XII secolo)